GIARDINO BOTANICO APPENNINICO
CAMPO FELICE
LOCALIZZAZIONE ) S.S. 584 KM 20+300
67045 LUCOLI (AQ)
ENTE GESTORE COMUNE DI LUCOLI –
C/O SOC. COOP AMBIENTE E TERRITORIO
VIA San Francesco di Paola 12 a 67100 L’Aquila
Riconosciuto di interesse regionale nel 2004
Tel 0862 41.11.40 fax 0862 48.07.56
indirizzo E-Mail
giardinobotanicocf@tiscali.it
studio85@studio-85.it
Il Giardino Botanico Appenninico Campo Felice, riconosciuto dalla
Regione Abruzzo nel 2004. E’ gestito dal comune di Lucoli e dalla
Coop. Ambiente e territorio.
Collabora con l’Università di L’Aquila Dipartimento di Scienze
Ambientali.
Si avvale di volontari e collaboratori locali.
Esso è localizzato sull’altipiano di Campo Felice ad una quota di
1600 m.s.l.m., ( altipiano chiuso, carsico glaciale, antico letto
lacustre fino al 1500. Di origine tettonica.)
Esteso su una superficie di 5000 mq.
E’ adagiato su una collina naturale a varie esposizioni ove sono
stati utilizzati gli incavi rocciosi esistenti per la collocazione
delle aiuole. Percorribile attraverso una rete di sentieri
L’ambiente steppico roccioso ha una piovosità media annua di ca 160
cm ed una temperatura media annua di 5/6 gradi.
Nel giardino,sono presenti ca. 700 specie, arboree,arbustive ed
erbacee.
Ca. 500 specie cartellinate.
Le essenze, provengono dal territorio comunale di Kmq. 108 la cui
altitudine varia da 850 a 2200 mslm. Il territorio, composto da
boschi misti a latifoglia, faggete, pascoli rocciosi, brecciai,
rupi, macereti, e limitati ambienti umidi di alta quota di grande
interesse botanico.
Vista la costituzione del territorio,il giardino, rappresenta una
buona campionatura di essenze della catena Velino/Sirente/ Orsello.
Non sono in coltivazione specie extra appenniniche o cultivar e per
più del 90% sono piante selvatiche locali tutte appartenenti al
territorio del comune di Lucoli tranne alcune di particolare
interesse facenti parte di territori limitrofi simili per
caratteristiche.
Le fioriture, si avvicendano naturalmente a partire da marzo fino a
novembre.
Particolare attenzione viene rivolta alla ricerca su specie di alta
quota, di brecciaio, rupestri, ed endemismi.
Lo scopo di questo giardino botanico, è il monitoraggio ambientale a
tutto campo, la mappatura delle specie esistenti nel perimetro del
territorio, lo studio in coltivazione di alcune specie dubbie, la
diffusione dell’interesse naturalistico e la riproduzione di specie
interessanti.
Ogni specie rilevata viene censita, fotografata, campionata in
erbario e descritta in schede informatizzate.
A breve, verranno parzialmente diffuse su sito internet in fase di
completamento.
N.B. PER QUANTO RIGUARDA L’INDEX SEMINUM, SI CONSIGLIA DI RICHIEDERE
I SEMI PER L’ANNO SUCCESSIVO IN BASE ALL’ELENCO GENERALE DIFFUSO SU
INTERNET AL FINE DI EVITARE INUTILI PRELIEVI E MONITORARE LE SPECIE
CHE CREANO INTERESSE. LA TENDENZA, DAL PROSSIMO FUTURO, SARA’ QUELLA
DI TENERE CONTO ESCLUSIVAMENTE DELLE RICHIESTE SEMI DA ELENCO
GENERALE.
I SEMI POSSONO ESSERE RICHIESTI IN TUTTO L’ARCO DELL’ANNO E VERRANNO
SPEDITI IN QUALSIASI PERIODO IN BASE ALLA DISPONIBILITA’
In response to the Convencion Biological Diversity (Rio de
Janeiro,1992)
Chiunque faccia richiesta di semi, accetta gli obblighi previsti
dalla suddetta convenzione internazionale
E dichiara di esserne a conoscenza
Per la direzione Scientifica
Soldati Rossano
e
Parlapiano Maria Rosa
Con il patrocinio di
Regione Abruzzo ,
Provincia de L’Aquila,
Comunità montana Amiternina,
Ispettorato Ripartimentale delle Foreste L’Aquila
Parco Naturale Regionale Sirente Velino
Riserva Naturale Monti della Duchessa
Università di L’Aquila,
Coofinanziato da
Regione Abruzzo, Comune di Lucoli
Il Giardino Botanico è munito di erbario in fase di
informatizzazione consegnato e consultabile presso l'APP, Centro
Ricerche Floristiche dell’Appennino.
e-Mail:
crfa@gransassolagapark.it - Tel. e fax 0039 0862899025
Giardini e orti botanici in Abruzzo
I Giardini e gli Orti Botanici in Abruzzo sono regolamentati dalla Legge Regionale 35/1997 sulla preservazione della biodiversità vegetale e recupero delle antiche cultivar regionali di interesse agricolo.
La Regione Abruzzo eroga annualmente un finanziamento al quale si accede attraverso una griglia di punteggio. Il finanziamento è al 75%, integrato dall’ente gestore su un progetto annuale visionato da una apposita commissione botanica.
I Giardini e gli Orti Botanici di interesse regionale attualmente riconosciuti sono nove
Giardino Botanico Alpino Campo Imperatore, Giardino Botanico Michele Tenore, Giardino botanico “Daniela Brescia”, Orto Botanico Lago di Penne, Orto Botanico di Collemaggio, Giardino Botanico Giardino dei Semplici, Giardino Botanico Gole del Sagittario, Giardino Botanico Mediterraneo, Giardino Botanico Appenninico Campo Felice
Il giardino botanico
Premessa.
Parlando di problemi e considerazioni, generali o
particolari che siano, facciamo riferimento esclusivamente
al Giardino Botanico Appenninico Campo Felice
Perché Giardino e non Orto Botanico.
L’Orto Botanico si occupa
e coltiva essenze di diversa provenienza, spesso tropicali o
ornamentali. Ha sempre una struttura più complessa (serre,
riscaldamento, architettura ecc.). Il
giardino botanico coltiva
essenze spontanee di un areale ristretto
diviso per fasce climatiche,
o per zone. L’ubicazione viene scelta cercando di comprendere
varie esposizioni ed habitat (zona
umida, arida , torbiera ecc.)
Che cosa è.
E’ una superficie di grandezza variabile
( Il nostro è uno dei più piccoli) scelta in base a criteri
arbitrari. Il nostro è un
giardino botanico di alta
quota. Comprende tre esposizioni naturali, una zona steppica
cacuminale, una valletta nivale,
un pascolo roccioso ed una zona rupestre. ( Solo
A cosa serve. Questa è la
parte più complessa per innumerevoli motivi. Per larghe linee il
nostro scopo è quello di coltivare il maggior numero possibile di
piante di tutto il territorio, in un ambiente molto concentrato, per
e seguenti motivi:
-
scientifici;
consente a studiosi del settore di
avere una visione generale di tutta la flora del territorio, cosa
che altrimenti sarebbe impossibile per motivi di tempo, di
conoscenza del territorio e per ambienti
che sarebbero irraggiungibili per molti.
-
didattici ed educativi; la
didattica è strettamente legata al primo punto e rivolta alle scuole
di base. Educativa perché la conoscenza crea interesse e rispetto
per cose che fanno parte del nostro mondo. La conoscenza fa capire
che ogni cosa ha la sua importanza, un motivo per esistere, e va
rispettata in quanto tale, anche per rispettare noi stessi e le
generazioni future. La distruzione di un habitat è un crimine grave
contro l’umanità. Il Giardino botanico è un mezzo di prevenzione e
di salvaguardia.
-
Il giardino botanico ha il compito di proteggere la
biodiversità. Essa, è la base di partenza per la ricerca scientifica a qualsiasi
livello come glaciazioni, legami fra continenti, preistoria,
ricerche genetiche, ricerche su specie produttive destinate ad
alimentazione umana ,farmacia ecc.
Il Giardino Botanico
Appenninico Campo Felice è
nato nel 2002 per un
progetto cambiato più volte nel corso degli anni. Nell’aspetto
attuale è stato progettato, autofinanziato ed autogestito fino al
2005 anno in cui, riconosciuto di interesse regionale, ha ricevuto
il primo finanziamento dalla Regione Abruzzo di
€8600.
E’ costruito su una
collina esposta a Sud, Est e Nord, con i seguenti ambienti:
steppico, pascolo roccioso, roccioso e valletta nivale.
E’ esteso su una superficie di circa 5000 mq. I sentieri sono stati
ricavati rispettando i passaggi naturali.
Anche le aiuole sono ricavate negli incavi
naturali delle rocce e vengono riusati i materiali del giardino
stesso per tutte le lavorazioni. In pratica , le piante vengono
allevate “in situ”, in
natura, conservando la diversità biologica, evitando l’allevamento “ex situ”, ovvero in cattività. Tutte le specie presenti
spontaneamente nel giardino, vengono preferite e salvate. Le
attività di manutenzione prevedono il controllo delle infestanti, la
manutenzione dei sentieri, l’annaffiatura automatica a goccia che
prolunga la fase vegetativa ed una manutenzione generale.
Riguardo all’ index
mi permetto di dissentire
fortemente con il
regolamento regionale, che costringe a raccogliere una percentuale
di semi all’interno dei giardini stessi. I semi presi in cattività
non hanno nessun valore scientifico. Forse alcune decisioni di
questo tipo andrebbero prima
discusse e valutate.
E’ previsto anche un piccolo vivaio dove
coltiviamo piante destinate allo scambio con altri giardini.
Coltiviamo alcune piante in
fase sperimentale, ed alcune molto rare che hanno bisogno di un
controllo particolare, di essere riprodotte o studiate.
Altro punto previsto è una sede, un ufficio, ed
una biblioteca naturalistica. Questi requisiti purtroppo li abbiamo
persi in quanto lo stabile destinato allo scopo
è stato danneggiato
seriamente dal sisma del 6 aprile.
Presentazione | Attività di ricerca | Index seminum | Elenco specie | Come si raggiunge