Peschio Cancelli    Ricco di fiori in primavera, magico in inverno con la neve. Peschio Cancelli è un "luogo dello spirito"; anche se a pochi metri  sopra la piccola cappella addossata alla grande roccia scorre la statale che collega le varie frazioni di Lucoli e porta a Campo Felice, qui si sente soltanto il vento e il rumore del Rio, che a primavera scorre impetuoso poco più in basso.
A Peschio Cancelli si arriva con la sterrata che parte proprio di fianco alla chiesetta di S. Antonio. E' sicuramente uno dei luoghi più suggestivi del territorio lucolano.
Guarda la mappa

Nella prime due  immagini la Chiesetta di S. AntonioPeschio Cancelli, in abito invernale

 

 

Le felci si incontrano in tutte le stagioni

 

  

 sui muri a secco Ceterach officinarum

  

 

 

    


     

 

 Uno di primi fiori a fiorire, anche a metà febbraio, è certamente il Crocus biflorus, proprio di fronte alla chiesetta di Peschio Cancelli

      

 

 

   Ancora una felce arrampicata su una roccia: Polypodium vulgare

 

 

 

Anche Eranthis hyemalis è un fiore precoce, che si può incontrare già a marzo

         

    

    

 

A marzo cominciano  a fiorire anche i mandorli, Prunus dulcis

    

    

 

 

                 E la valle comincia a riempirsi di colori e profumi

 

 

 

Ai margini della sterrata si può incontrare la non comune Viola suavis

    

 

 

 

Un po' più a monte, sulle pendici dell'Orsello, Juniperus oxycedrus      








Anche sulle pietre della fonte la onnipresente Bellis perennis, la comune margherita

          

 

 

Ma ricominciamo da S. Antonio. E' maggio e la primavera è ormai letteralmente scoppiata. poco prima dell'inizio della sterrata Alyssum alyssoides

 

 

 

Il maggiociondolo, Laburnum anagyroides

 

 

 

E in poco spazio, sui prati argillosi intorno alla chiesetta, molte specie di orchidee Orchis ustulata

 


 

Orchis tridentata

 

 

 

               Ophrys sphegodes

       

 

 

Orchis purpurea

 

   

 

Himantoglossum adriaticum

 

 

 

 

Ophrys apifera

 

 

      

Proseguendo verso Peschio Cancelli, fra i sassi dei muretti di sostegno al terrapieno a monte della sterrata, questo Myosotis ancora da determinare

 

 

 

E la non comune Viola arvensis

 

 

 

      

             La più comune Silene italica

 

 

 


Xeranthemum inapertum







          sul prato una bella fioritura di Silene conica

 
 

 
 
 
              Silene conica più da vicino

 

 

 

ed erba medica, Medicago

 

 
 
 
         
            la violacciocca, Erysimum pseudorhaeticum

    
    

 

 

 Tragopogon porrifolius subsp. australis
  
  


     

    
le amarene, Prunus cerasus

     






Ancora una felce, Cystopteris fragilis

 

 

 

Scrophularia vernalis 

 

 

 

Veronica hederifolia subsp. triloba


 

 

 

Euphrasia stricta

 

 

 

 

Sullo sfasciume al margine della sterrata, Alyssum campestre




 

Arabis sagittata

 

 


  

Erodium ciconium

 

 

 

 

Erodium cicuratium

 

         


Eccoci di nuovo alla chiesetta della Madonna di Peschio Cancelli

 

 

 

nei dintorni Sanguisorba minor

 

 

 

Parentucellia latifolia

 

 

 

Buglossoides arvensis

 

 

 

Lamium amplexicaule

 

 

 

 

Orlaya daucoides

 

 

 

Geranium rotundifolium

 

 

        

Geranium lucidum


 

 

 

Helianthemum salicifolium

 

 

 

 

Muscari neglectum

 

 

 

Emerus majus

 

 

 

Reseda lutea

 

 

 

Saxifraga granulata

 

 

 

 

Dopo la chiesetta, la strada continua in leggera discesa per un centinaio di metri. Euphorbia

 

 

 

 

Fumaria officinalis

 

 

 

Eccoci al fondovalle; da qui la strada comincia a salire costeggiando il Rio. Nel prato una vera esplosione di colori. Qui spicca su tutti il blu-violetto dell'Orchis morio

 

 

 

ancora Orchis morio, più da vicino

 

 

 

Trifolium incarnatum

 

 

 

 

Acinos alpinus

 

 

 

Leucanthemum vulgare

 

 

 

Rhinanthus alectorolophus

 

 

 

 

Saxifraga bulbifera

 

 

 

Calepina irregularis

 

 

 

 

Scorzonera jaquiniana

 

 

 

Erodium alpinum, pianta endemica dell'appennino centro-meridionale

 

 

 

e un'ultima immagine del prato in fiore